Paperino e il terrore di Golasecca **** (1946)

Paperino e il terrore di Golasecca **** (Donald Duck in “the Terror of the River!!”, USA 1946, col., 28 p.) Carl Barks (S e D), Four Color Comics [II serie] #108 [Donald Duck in The Terror of the River] ([16/4/]1946). A causa di una serie di starnuti, Paperino compra involontariamente a un’asta – per 30 dollari – una casa galleggiante ormeggiata nella città allagata di Golasecca in Ohio [Floodout in originale]. Dopo averla rimessa a nuovo, zio e Nipotini decidono di inaugurare la loro nuova proprietà scendendo il fiume Ohio con l’imbarcazione fino a New Orleans. La loro inesperienza sarà causa di molteplici intoppi, ma soprattutto Paperino e Qui Quo Qua si trovano a fronteggiare l’insorgenza di un enorme drago acquatico che ben presto diventa il terrore del fiume Mississippi. In realtà si tratta di un lucertolone di gomma direttamente manovrato, nel suo sottomarino, da un maniaco affetto da narcisismo (un cane antropomorfo coi dentoni e dal pigmento giallino) che, catturato Paperino, vuole sotterrarlo insieme al sottomarino dopo aver creato sufficiente scompiglio lungo le città che si affacciano sul fiume. Perfetto thriller on the road con cui Barks dimostra ancora una volta i bravi effetti del passaggio dei Paperi disneyani nelle sue mani, puntigliose nell’elaborazione di una sceneggiatura che funzioni sia in superficie (per suspense e interazione dei personaggi) che a uno strato più profondo. Vari i temi e gli spunti di partenza: la drastica maturazione mediante un audace viaggio lontani da casa (i Paperi scoprono più intimamente le reciproche potenzialità), il conflitto tra nichilismo e delirio onnipotente di Erostrato, la curiosità dagli esiti imponderabili dell’arciere di Longfellow, la componente irrazionale e le conseguenze antisociali della paura. Narrativamente, la tensione è costante e il mostro fino alla fine non perde il suo mordente. Gioielli sono la prima apparizione del mostro sotto gli occhi assonnati di Qua, l’inspiegabile mormorio subacqueo durante il primo turno notturno di Qui e il crollo nervoso del folle – di fronte al sarcasmo inquisitorio del prigioniero Paperino – quando Qui Quo Qua fanno sì che il suo sottomarino si allaghi. Ottime anche, nella parte iniziale, le «4 lezioni» imparate sul campo da Paperino e Qui Quo Qua su cosa va fatto e non per una favorevole navigazione fluviale. Barks dichiarò di non aver voluto, sin dall’inizio, creare un antagonista tenebroso e sgradevole da fumetto horror, ma l’assenza di vistose esternazioni ne fa un asciutto ed efficace saggio di latenza della psicopatia. Eccellenti i disegni, che combinano morbidezza e gusto per il dettaglio. Circola spesso – anche in Italia – una versione della storia con ritocchi grafici alla prima tavola (che in origine presentava proporzioni diverse per far posto alle gerenze a piè di pagina). Le edizioni italiane non filologiche (a partire dalla prima in assoluto, a puntate sui Topolino giornale del 1947) sono incomplete e italianizzano il setting: i Paperi partono da Golasecca in provincia di Varese (di qui il toponimo del titolo italiano, mantenuto fino ai giorni nostri) e risalgono il Ticino per raggiungere Venezia. Nota anche come Donald Duck and the Green Serpent, in Italia come Paperino ne Il terrore di Golasecca. La copertina dell’albo d’esordio è dedicata alla storia ma non è di Barks, bensì di Carl Buettner.

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