Topolino e il mistero dell’Uomo Nuvola **** (1936/37)

Topolino e il mistero dell’Uomo Nuvola **** (s. t., poi Mickey Mouse – Island in the Sky, USA 1936/1937, b/n, 108 strisce) Ted Osborne (S) e Floyd Gottfredson (T e D), strisce giornaliere 30/11/1936-3/4/1937. Durante dei giri in aeroplano, Topolino e Pippo si imbattono in un’auto volante guidata da un uomo attempato con cappello a cilindro. Dapprima persuaso a stento del loro racconto, il capitano Doberman è infine convinto da una foto che ha scattato Pippo. Doberman chiede quindi a Topolino di rintracciare la residenza del misterioso scienziato, poiché se – come egli pensa – ha trovato il modo di allineare gli atomi nella medesima direzione, sarebbe anche in grado di «far saltare il mondo» se solo lo volesse. Topolino e Pippo sono infine accolti nella residenza sospesa in aria di quello che si presenta come il dott. Enigm [Einmug in originale], ma dovranno fare i conti con l’insistente Pietro Gambadilegno (che, dichiarando di esser pentito delle proprie malefatte, è ora al servizio di una potenza straniera che vorrebbe acquistare la formula di Enigm) e con la minacciata rovina al suolo dell’isola volante. Alla fine, il dott. Enigm rifiuterà di concedere ad alcuno la sua formula segreta. È la storia che valse a Gottfredson il plauso di Ray Bradbury in persona, che si complimentò per la conoscenza dettagliata dell’energia atomica (anche se Gottfredson ha sempre dichiarato che lui e Osborne in questo procedettero alla cieca). La letteratura popolare trattava la potenza atomica sin dalla fine dell’Ottocento (si vedano, ad esempio, le gigantesche conchiglie a «motore atomico» con cui si spostano gli abitanti della sotterranea Muria ne Il pozzo della luna [1919] di Abraham Merritt), ma Osborne e Gottfredson sono testimoni scrupolosi del loro tempo: attenti lettori delle riviste che snocciolavano i recenti progressi scientifici (una di queste è probabilmente menzionata da Topolino nella striscia del 4 gennaio, ma un’evidente riscrittura la sostituisce con «un articolo di giornale»), delineano una memorabile e simpatica controfigura di Einstein che preferisce sparire per sempre dalla circolazione piuttosto che contribuire all’ideazione di qualcosa che possa danneggiare l’umanità. Leonardo Gori e Francesco Stajano hanno fatto un interessante parallelo fra la figura del dott. Enigm e l’italiano Ettore Majorana, brillante allievo di Enrico Fermi, al lavoro anche lui su ciò che avrebbe portato alla costruzione della prima bomba atomica, anche lui scomparso in circostanze non chiarite. E azzardando: potrebbe avergli fornito lo spunto la stessa storia di Gottfredson? All’epoca il Topolino edito da Mondadori spopolava, addirittura la traduzione italiana dell’Uomo Nuvola (attribuibile a Federico Pedrocchi o a Guido Martina) è più esplicita nel dire che «lo scoppio degli atomi distruggerebbe eserciti e città» (laddove nell’originale Enigm avverte genericamente che l’unico modo che avrebbero gli Stati Uniti per evitare che potenze straniere si impossessino della sua invenzione sarebbe quello di rivolgerla contro di esse, il che significherebbe un massacro). Il fatto che stavolta nemmeno l’America sia considerata tanto affidabile da consegnargli in mano la pace mondiale, è indicativo di un’inquietudine più matura all’interno della striscia di Mickey Mouse, la quale si riflette in un Topolino più disorientato che per la prima volta non porta a termine la missione affidatagli (cioè farsi consegnare la formula dal dott. Enigm). Anche nel comparto narrativo questa storia è un gioiello: gli scontri fisici hanno una durezza insolita (la figura di Gambadilegno stavolta si fa carico dei peggiori istinti dell’intera umanità: ubriacandosi di champagne – e abbandonando dunque la ragione – è simbolo della dissennatezza di cui cadrebbe preda chiunque avesse a che fare con la formula del dott. Enigm), l’isola che sta per precipitare al suolo è una sequenza al cardiopalma nonostante la diretta ispirazione (ovvero, la città volante degli Uomini Falco del Flash Gordon di Alex Raymond, poi mostrata in un episodio del Flash Gordon su pellicola [1936], in cui la mancata alimentazione delle fornaci atomiche pure ne minaccia la caduta come nella storia di Gottfredson). Dare una nazionalità germanica al dott. Enigm è forse venuto in mente a Gottfredson e Osborne in corso d’opera, infatti la sua inequivocabile inflessione teutonica (allusione alla paura generale delle ricerche scientifiche compiute nella Germania nazista) diventa più pesante man mano che le strisce procedono, mentre al momento delle prime comparse di Enigm non ve ne è traccia. Il ripasso a china è di Ted Thwaites. Il remake disegnato da Bill Wright per gli albi (Mickey Mouse and His Sky Adventure, 1949) parte dal primo incontro di Topolino e Pippo con Enigm e omette la sbronza di Gambadilegno. Della storia di Gottfredson venne prodotto un sequel (con Paperino e Gambadilegno) per il mercato britannico (Donald and Mac in “Doctor Einmug’s Slave” [1940], in cui Enigm si trasferisce su Venere) e uno per l’italiano Topolino in formato libretto (Topolino e la dimensione Delta, 1959). Nota anche informalmente come On Sky Island, in Italia come Topolino e l’Uomo Nuvola. Seguita da Topolino e il gorilla Spettro.

Fonti:

Link Inducks: YM 032

Thomas Andrae, Of Mouse & Man 1936-1938: Troubled Times, in David Gerstein (ed.), Floyd Gottfredson, Gary Groth (ed.), Mickey Mouse: House of the Seven Haunts!, «Floyd Gottfredson Library» #4, Fantagraphics Books, Seattle (WA), ottobre 2012, pp. 8-13.

Science Backstage: L’uomo nuvola

L’enigma del professor Enigm

Romano Scarpa, Stan Lee e la paura della scienza

Lascia un commento