Zio Paperone e la favolosa pietra filosofale **** (1955)

Zio Paperone e la favolosa pietra filosofale **** (Uncle $crooge in “the fabulous philosopher’s stone”, USA 1955, col., 24 p.) Carl Barks (S e D), Uncle $crooge #10 (6-8/1955 [28/4/1955]). Consultando polverosi tomi, Zio Paperone scopre una traccia vecchia di 845 anni che potrebbe condurlo alla pietra filosofale delle leggende. Dalla Germania (dove fanno un buco nell’acqua perché la pietra cambiò poi collocazione), i Paperi si spostano in Italia, in Medio Oriente e si fermano a Creta, rintracciandola infine nel mitico labirinto del Minotauro, nascondiglio dei pirati che se ne impadronirono. A ogni tappa incontrano un piccolo e strano figuro barbuto, che cercherà di metterli in guardia per tempo contro le deleterie e incommensurabili conseguenze dell’utilizzo della pietra filosofale. Indimenticabile episodio barksiano giramondo, esemplare per autori che seguirono i quali però non riuscirono forse mai a eguagliarne la leggerezza nell’impastare in un unicum scorrevole Storia e mitologia. Entrati nel bagaglio del perfetto disneyano: il «buongiorno» che si scambiano ripetutamente i Paperi e M. Materasso [Monsieur Mattressface in originale] a ogni tappa geografica, di cui gradualmente cambia per tutti il senso profondo; la maestosa scultura del Minotauro simbolicamente a guardia del luogo recondito; la sequenza disturbante in cui Paperone si ingiallisce lentamente mentre, toccandoli con la pietra filosofale, trasforma tutti gli oggetti che vede in oro, in un’apoteosi dorata che significativamente avviene in una lurida discarica colma di manufatti ormai fatiscenti. Sono un po’ frettolosi alcuni passaggi, ma si può soprassedere: la trovata paradossale dell’onnisciente Manuale delle Giovani Marmotte in grado di interpretare gli indecifrati geroglifici minoici, che – essendo un plateale deus ex machina (conduce alla scoperta del Labirinto) – avrebbe fatto una miglior figura in una storia meno “spessa” ed epica; la mancata spiegazione del come Materasso sappia in anticipo della strana reazione atomica («fissione», dice il testo) che trasforma in oro chi maneggia a lungo la pietra. Per la prima volta i Paperi passano per lo Stivale (Paperino e la scoperta dell’Italia di Guido Martina e Luciano Bottaro “sconfesserà” appena un anno dopo quanto avvenuto qui), ed è una delle poche volte in cui dei personaggi Disney sbarcano in Sicilia! Materasso, che dà brevemente ai lettori un saggio sulla funzione dell’oro in economia (la pietra farebbe crollare il valore mondiale del metallo, lui è del Consiglio Internazionale della Valuta), una figurina indelebile, tornerà nella produzione danese e soprattutto in quella di Don Rosa, che gli cucirà addosso autorità e spettanze supplementari (attinenti ai Templari, nientemeno). La prima edizione italiana si intitola solo Zio Paperone e la pietra filosofale. La versione britannica, dal titolo Uncle Scrooge in the Philosopher’s Stone! e uscita su Mickey Mouse Weekly nello stesso 1955, è apparentemente ricalcata in lucido.

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