Topolino e la macchina Toc Toc **½ (1951/52)

Topolino e la macchina Toc Toc **½ (s. t., poi Mickey Mouse – Uncle Wombat’s Tock Tock Time Machine, USA 1951/1952, b/n, 80 strisce) Bill Walsh (S) e Floyd Gottfredson (D), strisce giornaliere 22/10/1951-22/1/1952. Prima di partire, Pippo affida a Topolino il suo stolto e strambo zio Sfrizzo [Wombat in originale], almeno così lo definisce lui. Sfrizzo è un inventore e costruisce un metronomo il quale, azionato, sposta in giro per le epoche lui e Topolino: tra i vari posti, visitano la Roma imperiale e il futuro di 100 anni dopo, in cui le nazioni sono soppresse e la Terra è governata dalla sapiente e ipertecnologica casta dei fiori che vive su Fertilia, isola nello spazio che ricorda la Laputa di Gulliver. Giunti i due a Parigi, il fiore imperatore Giacinto I chiede l’aiuto di Topolino e Sfrizzo perché promesso sposo alla crudele principessa Petunia quando invece è innamorato di una semplice margherita cresciuta nei suoi giardini. A spasso nel tempo nello stile frenetico di Alley Oop, con due tappe narrativamente significative: il soggiorno nell’antica Roma retta dall’imperatore Flabbus (simile a W. C. Fields), che potrebbe avere come modello il primo episodio – Vacanze romane (Roman Holidays, 1939) – dei comici viaggi temporali dell’astuto imbonitore Pete Manx di Kelvin Kent [Henry Kuttner+Arthur K. Barnes], opportunamente adattato in Petus Manxus (nella storia di Walsh Topolino è invece Michius Mouse), con inseguimenti su bighe e un antenato vigile urbano di Basettoni che si lascia scappare espressioni irlandesi; il più interessante viaggetto nell’anno 2051 che vede un sovrano – il fiore Giacinto I – illuminato e non despota come Flabbus. In chiusura l’intuizione di Topolino (piantare il re e la margherita nel proprio giardino come fiori qualunque) anticipa il finale all’insegna di una vita naturale e ordinaria del film Zardoz (1974). I mondi alternativi sono però toccati dallo script piuttosto frettolosamente (specialmente paragonando le esili pennellate di questo futuro a quello descritto dall’autore in Topolino e le meraviglie del domani) e la cura nell’intreccio è blanda: perché re Giacinto fa convocare Topolino e Sfrizzo? Ha forse un apparecchio che segnala l’arrivo di viaggiatori spazio-temporali, o il pronipote di Topolino – che adesso Mickey starebbe impersonando – è famoso a livello internazionale? Il mondo in cui è abolita la compravendita precorre la situazione sociale per come descritta in Star Trek. Sfrizzo è un personaggio con una buona dose di sfumature e adatto a dar vita a nuovi spunti narrativi, ma le storie italiane che lo hanno tardivamente ripreso non hanno fatto poi molto. Versatilità e cura meticolosa dei dettagli da parte di Gottfredson contribuiscono comunque al fascino di questa avventura. Da questa storia apprendiamo che la città in cui vivono Topolino e amici è Philadelphia, dunque ben lontano dalla California. Conosciuta anche come Topolino e il viaggio nel tempo. Seguita da Topolino e l’anello di re Mida.

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