Topolino e il 5170K scomparso ** (1957)

Topolino e il 5170K scomparso ** (Italia 1957, b/n e col., 44 p.) Guido Martina (S) e Luciano Capitanio (D), Topolino #165-166 (25/6-10/7/1957). Vittima di un truffatore, Pippo ha comprato una «linea aerea» che infine si rivelerà una semplice linea telefonica, in mezzo al deserto più infrequentato. Recatosi con Topolino sul luogo, i due da una fotografia hanno però le prove che nella regione dev’essere atterrato un misterioso aeroplano il cui pilota era minacciato da un individuo barbuto. Investigano nella vicina città, ma far troppe domande li conduce nelle mani di una congrega di sconosciuti che li rinchiude in una villetta, dal quale evadere è fin troppo semplice. Il candore di Pippo è adatto perché Martina dia l’ingresso all’imbroglio di turno, cosicché l’autore – letterariamente, un amante dell’avventura e delle esperienze estreme – anche se non giallista ha l’opportunità di cimentarsi col genere entro i limiti imposti dalle testate Disney. Nel caso in questione vi sono un classico complotto in cui son coinvolti i servizi segreti (che però agiscono dalla parte retta), e un incontro fra le esigenze di questi e quelle delle forze di polizia (senza che diventi un conflitto, anzi), con una tipicissima concessione di fiducia – da parte di entrambi i fronti – al piano elaborato dal protagonista per risolvere l’inghippo che anima il plot. Ma il lettore non ne risulta troppo coinvolto. Capitanio non è ancora in grado di infondere alle figure un dinamismo approvabile (vedi l’inseguimento dei coyotes, che incalzano Topolino e Pippo). Topolino quando Pippo lo accusa per la recidività nel sabotare le sue illusioni: «Non è sabotaggio, è affetto!». Il 5170K è il velivolo militare che nessuno riesce a identificare e che ha avviato le indagini di Topolino.

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